La pista ciclabile di viale Ruggero di Lauria da alcuni mesi è al centro del dibattito dell’opinione pubblica anche a causa dell’ulteriore impegno di spesa di 300 mila euro, di cui 168 mila per l’acquisto dei cordoli e la restante somma per l’implementazione di una nuova area di sosta in viale Alcide De Gasperi per la quale si dovrà probabilmente aspettare un nuovo bando di gara. Critiche sono state espresse per l’eliminazione di circa 200 stalli sosta in carreggiata.
La posa dei cordoli è stata completata fino in piazza Nettuno a partire da piazza Mancini Battaglia, mentre si dovranno attendere alcuni mesi per l’installazione in tutto il percorso da piazza Europa (qui il video del percorso della ciclabile)
Raccogliamo e ci associamo al comunicato del gruppo Mobilità Sostenibile Catania, che vi riportiamo di seguito
La città di Catania è ad un bivio.
O sceglie la modernità che include necessariamente la possibilità di far muovere i cittadini con mezzi alternativi all’automobile e punta dunque alla valorizzazione dei mezzi pubblici ed alla realizzazione di piste ciclabili oppure sceglie di continuare sulla strada che sta percorrendo con grande successo: quella di prediligere gli spostamenti in automobile.
Appare chiaro ai più informati che le città più visitate dai turisti ma più appetibili anche per gli investimenti imprenditoriali, oltre che più vivibili per i cittadini che le abitano, sono quelle dove ci si muove in tempi ragionevoli e non quelle dove si rimane bloccati nel traffico per ore.
E si sa che non c’è alcun futuro per le città che basano la loro economia sul trasporto di uomini e merci su gomma. Il futuro è la mobilità sostenibile.
Le città dove l’economia è vivace e non stagnante, per non dire disastrosa come Catania, sono quelle che da anni hanno messo in campo strategie che tendono ad escludere le auto dalle città, introducendo car e bike sharing, implementazione mezzi pubblici, piste ciclabili.
La pista ciclabile del Lungomare, l’unica seria se paragonata a quelle finte o mezze truffe realizzate fino ad ora nel nostro territorio, è, e deve essere un inizio.
Anche nelle altre città, che magari gli stessi che criticano la pista del Lungomare si affannano a definire più civili della nostra, hanno pur iniziato da una unica pista o da un tratto che poi si è esteso fino a coprire, nel tempo, tutto il territorio urbano.
L’amministrazione comunale ha realizzato la pista perché ha ascoltato i cittadini o almeno una parte di essi: quella che guarda alle città europee e nota un grande divario tra queste e Catania in tema di mobilità urbana.
Le critiche alla pista del Lungomare a nostro avviso esagerate ed a volte pretestuose portano con sé un pericolo grave: che questi amministratori o i prossimi non realizzeranno più piste ciclabili e, ascoltando la media degli elettori catanesi, metteranno parcheggi al posto delle corsie degli autobus, delle piazze, delle Ztl, delle aree pedonali o destinate al verde, facendo salire smog ed inquinamento acustico e facendo scendere la città in fondo ad ogni classifica di vivibilità ma soprattutto dandogli la spinta finale verso il baratro economico nel quale sta già precipitando a grande velocità.
Mobilità Sostenibile Catania